Le più affascinanti leggende raccontate sull’isola del Giglio

Le leggende sono come quelle storie che ti raccontavano da bambino e che non ti stancavi mai di ascoltare. Forse per questo mantengono il loro fascino inalterato nel tempo, su grandi e piccini. I luoghi legati a una leggenda hanno un vissuto alle spalle, che li rende misteriosi e interessanti al tempo stesso, come l’isola del Giglio ricca di antiche storie che si legano alla leggenda e che ti raccontiamo in quest’articolo da non perdere se stavi pensando di visitare l’isola.

Quali leggende sveleremo in questo articolo:

Le leggende più importanti legate al Giglio

Sono tante le leggende che si tramandano sull’isola del Giglio in Toscana, alcune minori, altre invece ritenute più importanti con novizia di particolari, come quelle che andremo a raccontare:

La leggenda della bella Marsilia

Questa leggenda ha come protagonista Marsilia, una bella e giovane isolana, appena sedicenne dai lunghi capelli rosso fuoco e morbidi come seta, che aveva fatto innamorare tutti i gigliesi. Durante un’incursione saracena venne rapita dai pirati, anch’essi ammaliati dalla sua bellezza per portarla come gradito dono al loro sultano. Da allora la bella Marsilia divenne Rossellana Sultana, diventando l’ancella preferita da Solimano il Magnifico fino a diventarne la prima moglie e madre dei suoi tre figli tra cui Selim II succedendo al padre. Da questa leggenda ha origine il nome del promontorio sull’isola del Giglio conosciuto come di Capel Rosso con annesso un faro.

Le leggende che riguardano San Mamiliano al Giglio

Quelle legate a San Mamiliano sono sicuramente le due storie più conosciute e raccontate sull’isola del Giglio. Sono ben due, entrambe hanno come protagonista il Santo Patrono di Giglio Castello sull’isola, una volta assieme ai turchi e l’altra addirittura che affronta un drago. Ma andiamo per ordine.

San Mamiliano e i Turchi

Si racconta che il 18 novembre del 1799, l’isola del Giglio vene saccheggiata e deturpata dai pirati turchi contro cui gli abitanti dell’isola, i gigliesi tentarono di porre resistenza ma erano numericamente inferiori e senza alcuna preparazione alla difesa. Nonostante questo riuscirono comunque a respingere gli stranieri, grazie solo all’intervento salvifico di San Mamiliano. Da allora ogni anno il giorno 18 novembre si celebra una grande festa in onore del santo protettore amato da tutta la comunità. I festeggiamenti consistono in una processione per le vie del paese a cui partecipano le donne e i bambini del paese. Una targa affissa al Municipio di Giglio Castello ricorda quel giorno con questa frase: “Pochi in numero e quasi inermi, sconfissero fugandoli 2.000 tunisini”.

I più curiosi adoreranno sapere che nella piccola chiesetta di San Pietro Apostolo nel borgo di Giglio Castello sono ancora oggi custoditi dei reperti risalenti a quella battaglia: alcune sciabole saracene appartenute ai pirati turchi, oltre alla reliquia del braccio di San Mamiliano.

San Mamiliano e il drago

Nuovamente San Mamiliano è il protagonista di una leggenda che vede il Santo cercare di fuggire alle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano sull’isola, arrivando dopo un lungo viaggio in lungo e in largo per il Mar Mediterraneo, su un isolotto conosciuto come Monte Giove. Illuso di aver trovato un sicuro riparo all’interno di una delle grotte, San Mamiliano scoprì ben presto che quella era già la casa di un enorme e feroce drago alato. Senza lasciarsi scoraggiare, il santo affrontò il drago in una lunga battaglia che terminò con la vittoria del santo sulla feroce bestia, uccidendola nella baia delle Cannelle.

Con la morte della bestia sull’isola comparve una fonte di acqua pura e limpida e che le squame del drago si trasformarono in scaglie d’oro, un tesoro che il santo nascose sull’isola.

Quell’isolotto oggi è conosciuto come l’isola di Montecristo, resa celebre da un romanzo di successo internazionale dello scrittore Dumas e, il tesoro di cui parla la leggenda ancora oggi è oggetto di interesse di molti avventurieri.

Altre leggende minori

Altre leggende che si tramandano sull’isola del Giglio raccontano che un tempo i mari che la bagnano fossero abitati dalle sirene, attratte dalla bellezza della costa di questa isola.

Che si tratti di leggende o meno, ciò che è certo che l’isola è davvero un posto meraviglioso, ideale per una vacanza itinerante tra mare e spiagge incontaminate, meravigliose passeggiate nel verde, e tanti monumenti di interesse storico da visitare. Prenota il tuo traghetto per il Giglio, consulta il nostro comparatore prezzi e trovi le migliori tariffe per viaggiare via mare in totale sicurezza.

Photo Credits:

Foto di Mystic Art Design da Pixabay

Foto di Tomáš Lhotský da Pixabay

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