L’isola del Giglio su due ruote: consigli e posti da visitare in bici

L’isola del Giglio, la più selvaggia e intrigante dell’Arcipelago Toscano, è la cornice naturale perfetta per un itinerario in bici. La natura mediterranea e gli scenari marini che offre si stagliano su appena 21 chilometri quadrati di estensione, con rilievi e colline ideali per fortificare i quadricipiti e i polpacci. Basti pensare che i punti più alti si stagliano a oltre quattrocento metri sul livello del mare e offrono viste mozzafiato e panorami incredibili che difficilmente potrai dimenticare.

Isola del Giglio: perché visitarla in bici?

Oltre ad essere un posto magico per le sue spiagge magnifiche e le sue acque limpide, l’isola è considerata un piccolo paradiso per i bikers e gli amanti della bicicletta. Le sue distanze brevi e le strade panoramiche permettono infatti di organizzare escursioni in qualsiasi periodo dell’anno. Tra le scogliere che si diramano a picco sul mare, le mulattiere e i crinali, l’Isola offre viste spettacolari e percorsi per tutti i livelli di esperienza.

Una cosa da tenere in considerazione è che sull’isola le strade asfaltate sono ben poche. Essenzialmente, sono quelle che congiungono i tre paesi del Giglio. Si tratta di curvilinei che si snodano quasi completamente in salita o in discesa, circondati da aree verdi che, di tanto in tanto, si diramano per i sentieri sterrati. Sentieri perfetti per trekking e MTB come quello della Pineta del Castello o quello per cala dell’Allume, che ti daranno grandissime soddisfazioni.

Isola del Giglio in bici: l’itinerario

L’itinerario che ti proponiamo passa per le strade asfaltate principali che collegano i tre paesi isolani e si spinge verso sud. Per questo percorso sono suggerite biciclette da strada o bici elettriche ma pur sempre dotate di cambio.

Il punto di partenza è Giglio Porto, da cui ammirerai il lungomare e pedalerai verso Via di Castello, proseguendo oltre la deviazione della spiaggia delle Cannelle. Proseguendo tra scorci granitici e rilievi terrazzati, raggiungerai la seconda tappa, Giglio Campese.

Continuando verso sud, passerai per Poggio della Chiusa e per Via del Corvo, superando il Poggio della Pagana. Qui la strada proseguirà fino al fianco ovest dei monti dell’isola, con terrazzamenti abbandonati e copiosa vegetazione mediterranea. Da questo punto in poi la strada asfaltata lascerà il posto al terriccio sterrato che, in alcuni tratti, ti chiederà di portare la bici a piedi.

Successivamente arriverai presso Capel Rosso, dove sorge l’omonimo faro che fa da guardia a un mare sterminato e selvaggio. Guardandoti intorno vedrai le creste di Montecristo e, in caso di cielo particolarmente terso, potrai anche scorgere la Corsica.

Tornando indietro dalla stessa strada sterrata e scendendo poi fino alla deviazione per il Campese, dovrai imboccare la SP57 per poi andare a sinistra al bivio e percorrere la SP15 in direzione del porto. Così facendo, il percorso ti riporterà dritto al punto da cui sei partito, mostrandoti tutto il meglio del Giglio, per un totale di 31 chilometri tutti da sudare.

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