Il bianco e il rosso: i vini dell’isola del Giglio

I piatti tipici dell’isola del Giglio sono tanti: cacciucco, palamita alla gigliese, tonnina sott’olio, pesce in scaveccio, pasta al pesce. Tutti da gustare durante una vacanza su quest’isola. Ma attenzione a non commettere un grave errore: questi piatti vanno accompagnati con un buon bicchiere di vino dell’isola del Giglio.

E i più rinomati sono due: uno bianco e uno rosso.

 

Il bianco

È il re dei vini dell’isola del Giglio. Ovviamente stiamo parlando dell’Ansonaco, un vino bianco e secco, dal sapore deciso e dal colore quasi ambrato. È anche un vino dalla gradazione abbastanza alta, che si aggira intorno ai 13-15°. Si accompagna splendidamente a piatti a base di pesce, zuppe saporite di verdure, molluschi, crostacei.

 

Il rosso

Sull’isola del Giglio viene anche prodotto un vino rosso, conosciuto fin dall’antichità con il nome di “scelto di giglio”. È un vino molto corposo, dal sapore intenso, che si ottiene dalle uve più diverse ma tutte provenienti da coste mediterranee. Presumibilmente, queste uve furono portate sull’isola dai marinai che qui abitavano o qui facevano tappa prima di ripartire.

 

Gli altri vitigni

Questi sono il bianco e il rosso caratteristici dell’isola del Giglio. Ma sono presenti anche altri vigneti da cui si ricavano degli ottimi vini, tipici della Toscana: e quindi largo a Sangiovese, Malvasia, Trebbiano, Moscato.

 

Fonte immagine: Flickr.com/photos/isante

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